Le diverse, meravigliose avventure di
EFI ALL'IKEA

Gioco interattivo elaborato dalla classe I C lg del Liceo Curie di Pinerolo

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In questo sito, il protagonista sei tu!
Alla fine di ogni pagina, ti sarà offerta la possibilità di scegliere fra più possibili link: sarai tu a determinare come continuerà l'avventura. Attenzione: la scelta sbagliata potrebbe significare la morte di Efi, il piccolo elfo catapultato all'IKEA senza nemmeno saperne il motivo.

Ora cominciamo la lettura, e badiamo alla prima scelta: da essa dipenderà se ci troveremo a leggere una storia d'amore, di avvenutura, umoristica oppure horror.

 


Ti svegli con un sapore di ammoniaca in bocca e lo stomaco rivoltato come un guanto. Pensi a un brutto sogno, ma subito ti rendi conto che c’è qualcosa che non va.
L’odore, per cominciare, non è quello a cui sei abituato. Le nervature del tuo albero non riescono a portarti il consueto sentore del grande castagno, e nemmeno della resina dei pini che sono cresciuti sulla destra da settant’anni a questa parte. Anzi, non ti portano proprio nulla.
Ti viene istintivo chiamare tua madre, che vive proprio nel grande castagno.
Non risponde.
Provi a chiamare Ufi, Ofi, Ifi, i tuoi amici degli alberi vicini.
Non rispondono.
Tua madre, ti ha raccomandato innumerevoli volte: «Efi, Efi, resta sempre nel tuo albero, non uscire mai, non sai cosa ti può accadere là fuori». E tu, nei centoquarantasette anni della tua vita (sei appena un ragazzino, in fondo!) le hai sempre dato retta. Ora, però, ti senti soffocare.
«Tirerò fuori appena la testa» pensi fra te e te «non mi vedrà nessuno».
Ma appena fai per muoverti, ti ritrovi in terra.
Anzi, non è terra: è un suolo duro, asciutto, senza erba. Cerchi il tuo albero: non lo vedi. Riconosci il suo legno: è ridotto in pezzi lunghi metri e spessi pochi centimetri, colorati di un verde insensato. Per forza ti sentivi soffocare, là dentro!
Devi cercare una nuova sistemazione: gli elfi non possono vivere a lungo lontano da un albero vivo.
Ti guardi attorno: ti trovi in un grande spazio chiuso, bene illuminato, pieno di legni morti in forme strane. Sembrano però comodi per riporvi vari oggetti. C’è anche qualche pezzo di legno più piccolo, che potresti usare come arma di difesa.
Vorresti esplorare meglio lo spazio, quando senti una risata allegra provenire dalla tua destra, oltre uno spessore di legno che, in quanto elfo, puoi agevolmente superare.
Non è però l’unica opzione: lo spazio chiuso ha però altre due aperture. Una dà su una scala che scende verso il basso, e sprofonda nell’oscurità; una seconda è protetta da strisce nere flessibili, che possono essere superate agevolmente: di là filtra la luce, e si sentono voci umane. Non hai mai avuto molti contatti con gli umani, ma da piccolo, quando ancora non avevi compiuto un secolo, ti divertivi molto a giocare loro scherzi, e ti viene la tentazione di provarci ancora..

Puoi raccogliere un pezzo di legno per difenderti ed esplorare meglio la stanza dove ti trovi (storia di avventura). 
Puoi scendere per le scale che si perdono nel buio, sempre con il tuo bastone ( storia horror)
Puoi seguire la risata cristallina oltre la porta di legno (storia d’amore)
Puoi infilarti nel grande vano dal quale provengono le voci umane (storia umoristica)